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Wednesday, November 28, 2012

Precisione da ingegnere

E' confortante che per il nono giorno consecutivo al Cairo e in altre città egiziane ci sia ancora chi non si piega, si vede che alcuni anticorpi democratici sono rimasti dalla "primavera araba" dello scorso anno. Ma l'opposizione laica e liberale continua ad essere frammentata, a non avere una leadership e a non essere sostenuta, mentre gli Stati Uniti minimizzano il rischio di svolta autoritaria da parte del presidente Morsi. Il quale farà quanto basta per sbloccare i fondi del Fmi, ma non quanto sarebbe necessario per rendere irreversibile il processo democratico e davvero contendibile la guida del paese.

«Gli osservatori hanno costantemente sottovalutato la forza e l'ambizione dei Fratelli musulmani», di cui Morsi è espressione, scrive Bret Stephens sul Wall Street Journal, citando il già lungo elenco di menzogne e promesse disattese dal presidente e dal suo partito dal gennaio 2011. Messo il cappello all'ultimo momento utile sulla rivoluzione di piazza Tahrir, in pochi mesi la Fratellanza ha disatteso la promessa di non correre per le presidenziali; una volta eletto Morsi ha sostituito in fretta i vertici dell'esercito e tollerato un assalto all'ambasciata Usa.

L'amministrazione Obama, presidente in testa, non sembra dare molto peso a questi inequivocabili primi segnali di inaffidabilità e, anzi, avrebbe apprezzato il pragmatismo di Morsi nel risolvere la crisi di Gaza. Ma c'è il rischio, avverte Stephens, di scambiare per «moderazione» quella che è solo «flessibilità tattica». Il tempismo perfetto della sua mossa sul fronte interno, spendendo subito il capitale politico incassato a Gaza, dimostra infatti che «il suo reale obiettivo prioritario è consolidare il potere della Fratellanza musulmana, non migliorare gli standard di vita degli egiziani».

E' ingenuo pensare che la «precisione da ingegnere» che Obama avrebbe riconosciuto in Morsi non sia messa al servizio della sua ideologia islamista, e che voglia disfarsene in nome del realismo politico. Non sarà così. Resta solo da vedere quanto tempo osservatori e Casa Bianca ci metteranno per accorgersene.

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