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Wednesday, June 20, 2012

Sviluppo o gioco delle tre carte?

Misure reali, incisive, da subito operative, oppure solo annunci, bluff, rinvii e personalismi? Dopo uno studio più approfondito, il pacchetto sviluppo varato dal governo venerdì scorso sembra appartenere più alla categoria degli annunci e delle promesse che non dei fatti. E quel che è peggio è che ciò che luccica – incentivi e dismissioni – non è oro. All'indomani della conferenza stampa di presentazione del provvedimento i grandi giornali hanno accolto l'ultimo sforzo dell'esecutivo Monti con una generosità che non avrebbero riservato ai governi precedenti, titolando in prima pagina, enfaticamente, sui presunti 80 miliardi che starebbero per inondare l'economia reale, nonostante fosse già evidente ad una lettura superficiale del decreto quanto in realtà si trattasse di risorse più virtuali che reali. Innanzitutto, per rendere pienamente operativi i 61 articoli che compongono il pacchetto bisognerà aspettare ben 45 provvedimenti tra decreti e atti ministeriali, molti senza scadenza o con termini che vanno dai 60 giorni a fine 2013. Ed è nei dettagli che si nasconde il diavolo. In particolare, però, la delusione è sugli incentivi e sulle dismissioni, dove il governo mostra di fare il gioco delle tre carte.
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1 comment:

Anonymous said...

“Il trucco per avere successo negli investimenti è individuare il trend la cui premessa è fasulla, e quindi scommetterci contro”
George Soros

Se si potesse guadagnare sulle promesse dei nostri tanti e multiformi parassiti...
almeno i liberali sarebbero ricchi sfondati