Pagine

Friday, June 01, 2012

Il semipresidenzialismo c'è già e Re Giorgio dovrebbe saperlo bene

È neutro e imparziale un presidente arrivato, sia pure spinto da circostanze eccezionali, a scegliersi un premier, o che si schiera apertamente contro una delle ipotesi di riforma dello Stato in campo? Proprio quest'ultimo settennato insegna che non bisogna confondere la correttezza con la neutralità: sempre corretto dal punto di vista formale, e attento garante delle istituzioni, Napolitano ha interpretato in modo tutt'altro che neutro e imparziale il suo ruolo. D'altra parte, quello che non si dice è che i nostri costituenti hanno concepito una figura di capo dello stato tutt'altro che neutra e imparziale. L'hanno anzi dotato di poteri potenzialmente molto incisivi, lasciando ampia discrezionalità interpretativa sul suo ruolo. E invece di consegnare ai cittadini le chiavi del Quirinale, temendo svolte populiste hanno preferito lasciarle in mano ai partiti. Per circa 40 anni tali poteri sono rimasti "in sonno", essendo il sistema politico bloccato. Pertini e Cossiga hanno sdoganato le "esternazioni presidenziali", al di fuori dai messaggi formali previsti dalla Costituzione.

Da quando è stata introdotta la democrazia dell'alternanza, i presidenti che si sono succeduti hanno interpretato il loro ruolo di garanzia come interposizione, se non contrapposizione alla maggioranza a loro non affine politicamente, trovando nella Costituzione i poteri per farlo e dando luogo quindi ad una forma di diarchia. Il risultato è che oggi in Italia il semipresidenzialismo esiste già: nei poteri, ma senza investitura popolare. Un semipresidenzialismo "a corrente alternata". Ne abbiamo avuta ampia dimostrazione negli ultimi 17 anni: il Quirinale ha lavorato come uno studio notarile durante i governi di centrosinistra, mentre ha esercitato i suoi poteri in senso presidenzialista durante i governi di centrodestra, dando vita ad una sorta di "coabitazione".
(...)
Perché, dunque, non completare con gli opportuni poteri ed equilibri questa innovazione presidenzialista, dandogli legittimità costituzionale e investitura popolare, come avviene in Francia?
LEGGI TUTTO su L'Opinione

No comments: