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Friday, May 20, 2011

Regola n. 1: basta parlare dell'avversario

Considerando solo i voti espressi per i due candidati che andranno al ballottaggio, il vantaggio di Pisapia sulla Moratti è di 53,6 a 46,4%. Ma secondo una delle corse clandestine cui hanno assistito Mancia e Bressan, Fan Pisapie avrebbe allungato 55'' a 45'', probabilmente per un certo effetto entusiamo da una parte e depressione dall'altra. L'impressione però è che di questo passo il centrodestra rischia l'umiliazione di un secco 60 a 40. Al momento la comunicazione continua ad essere a mio avviso sbagliata.

Per quanto possa essere fondato l'allarme sulle politiche diciamo un po' naïf ed eco-progressiste di Pisapia, riguardo per esempio i nomadi e le fantomatiche «esperienze di autocostruzione», gli immigrati, in particolare i musulmani e «la più grande moschea d'Europa», le tasse, in questa settimana il centrodestra e la Moratti dovrebbero imporsi di non nominarlo neanche Pisapia. Purtroppo invece continuano a passare (almeno è ciò che arriva al nostro osservatorio), tramite le dichiarazioni, i manifesti, e i titoli sui giornali vicini al centrodestra, esclusivamente messaggi "contro" Pisapia, il quale ovviamente in negativo, ma è al centro della comunicazione del centrodestra, mentre si avverte l'assenza di una proposta forte della Moratti. E' come se anche loro stessero facendo campagna elettorale per lui, come illustrato in questa acuta ed emblematica vignetta di Pillinini.

E demonizzazione o meno, toni aggressivi o educati, vere o false che siano le cose che si dicono e scrivono di Pisapia, tenere l'avversario al centro della propria comunicazione è un errore madornale, tra l'altro esattamente lo stesso errore che fa la sinistra con Berlusconi. Si continuano ad elencare ai milanesi tutti i motivi, molti anche validi, per cui sarebbe disastroso affidare Milano a uno come Pisapia, che ne farebbe una «zingaropoli». Ma non si spiega invece per quali motivi, almeno un motivo forte, bisognerebbe riaffidarla alla Moratti. La quale bene o male ha amministrato la città per cinque anni e quindi dovrebbe essere in grado di parlare di sé. Se i milanesi dovessero passare anche questa settimana a sentire quanto è «matto» Pisapia, il rischio è che decideranno di "impazzire" anche loro...

1 comment:

Cachorro Quente said...

Più che parlare male dell'avvocato, ci manca solo che Berlusconi appaia in televisione a dire ai milanesi: vi regalo una scarpa prima del ballottaggio, e l'altra se vince la Moratti. La grande evoluzione rispetto agli anni '50 è che la scarpa è di Prada.