Pagine

Monday, May 16, 2011

Prime parziali considerazioni

Dati veri pochini nel momento in cui scrivo, quindi conclusioni vere e proprie non se ne possono trarre. Qualche considerazione su ciò che sembra certo. I peggiori incubi di Pdl e Pd sembrano materializzarsi. A Milano l'unico dato certo sembra il ballottaggio. Era l'esito da tutti dato come più probabile. Ma se i dati veri confermeranno ciò che emerge dalle proiezioni, se cioè Pisapia si troverà addirittura in vantaggio sulla Moratti, allora il centrodestra dovrà prendere atto di due cose: 1) che il candidato è bollito (è due punti sotto la somma dei voti per le liste che la sostengono, Pisapia è sopra di 1), i cittadini milanesi sono stufi del sindaco uscente almeno quanto i romani lo erano del duo Veltroni-Rutelli nel 2008 (e sappiamo tutti come andò a finire); 2) che questa volta Berlusconi con tutto il suo armamentario di propaganda non è bastato. Un segno di maturità degli elettori, che chiamati alle urne per la loro città hanno preferito guardare ai candidati e non a Roma? Oppure un giudizio negativo sull'operato del governo e il tramonto del berlusconismo? Ci sarà tempo per valutare.

In ogni caso se la Moratti dovesse davvero ritrovarsi dietro a Pisapia, la rimonta sarebbe quasi impossibile. Se invece, come spesso accade, gli istituti demoscopici hanno fallito sopravvalutando i voti del centrosinistra, allora la sua riconferma è solo rimandata di due settimane e il giudizio sia sul sindaco, sia su Berlusconi, dovrà inevitabilmente essere più sfumato.

A Torino Chiamparino lasciava un'eredità in larga parte positiva che un big del partito come Fassino è stato chiamato a raccogliere. Non poteva andare diversamente. Verso il ballottaggio, invece, anche Bologna e Napoli, roccaforti del centrosinistra. E qui veniamo alle note dolenti per il Pd. A Napoli è psicodramma, con il candidato Democrat che superato da De Magistris sembrerebbe escluso dal ballottaggio, mentre nella "rossa" Bologna Merola è costretto al ballottaggio da un candidato leghista che prende il 30% (con i candidati espressione della Lega il centrodestra può fare bella figura ma non sembra in grado di strappare - almeno per il momento - feudi rossi), ma sopratutto dal 10% circa del candidato "5 stelle". Ma a ben vedere il movimento di Grillo si conferma non particolarmente trascinante: nelle città "rosse" intercetta un elettorato di estrema sinistra che c'è sempre stato e che semplicemente va sommato al centrosinistra; altrove, come a Milano, raccoglie poco (ma quasi come il Terzo polo!), pescando soprattutto nell'astensionismo.

Già, e il Terzo polo, che già canta vittoria vedendosi ago della bilancia? Risultato molto deludente se misurato con il progetto ambizioso di dar vita ad un nuovo polo, o addirittura ad un nuovo centrodestra; appena sufficiente se invece ci si accontenta della politica dei "due forni". Mi sembra appropriata la definizione di Cicchitto: «Il Terzo polo non esiste, esiste l'Udc». «Il Terzo Polo a Torino forse non riuscirà ad arrivare neanche terzo», ironizza Chiamparino. Ovunque le percentuali vanno di pochissimo (meno dell'1%) oltre i voti di Casini. Con scelte sputtananti ai ballottaggi, la realtà è che qualsiasi sia l'indicazione dei terzopolisti gli elettori faranno di testa propria.

Tornando al centrodestra, anche a causa dello scivolone della Moratti che ha calunniato il suo avversario a tre giorni dal voto, e di Berlusconi che non solo ha voluto "politicizzare" le amministrative, ma ha voluto fare di Milano il vero e proprio palcoscenico quasi unico della campagna, adesso il tono delle prossime due settimane, che condizioneranno in modo decisivo i ballottaggi, sarà inevitabilmente segnato dalla sconfitta del centrodestra a Milano, con il rischio di un effetto domino negativo.

2 comments:

salvio said...

Continuando il tuo discorso nella parte bassa della classifica, emerge che Palmeri - a parere di scrive il candidato sindaco migliore assieme a Pagliarini - si becca un quinto di voti in più delle liste che lo appoggiano. Così come il candidato Calise - a parere di molti un carrierista politico mai visto nei circoli grillini - non ha convinto una parte del suo elettorato 5 stelle.

Frank77 said...

Il cdx non crolla solo a Milano ma dapertutto,solo in Calabria tiene