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Saturday, February 23, 2008

Berlusconi scivola, Veltroni colpisce

Errore blu di Berlusconi, ieri sera a Matrix, (non il primo di questa campagna, a nostro avviso). Ripete più o meno quello che ha sempre detto: larghe intese in caso di pareggio alle elezioni. D'altronde è ciò che propose a Prodi subito dopo il pareggio del 2006. Sappiamo come andò. L'errore però sta nel fatto che in campagna elettorale di pareggio non si deve nemmeno parlare, soprattutto se il Cav. stesso diffonde sondaggi che danno PdL più Lega al 46%.

I giornali ci mettono del loro, ingigantendo e facendo passare l'idea che Berlusconi miri al pareggio. E così l'abile Veltroni ha modo di affondare il colpo: «Larghe intese? È stato un errore non farle prima», ribatte riferendosi al tentativo esplorativo di Marini dopo la caduta del Governo Prodi: «Prima dice [Berlusconi, n.d.r.] che non c'è bisogno di fare campagna elettorale perché convinto che loro hanno già vinto, poi in tv aggiunge che in caso di pareggio si dovranno fare larghe intese. Allora c'è qualcosa che non funziona...».

Dunque, tra i giornali che hanno cominciato a giocare sporco (anche montando casi inesistenti come quello della candidatura di Aida Yespica), e Veltroni che si conferma un gran furbo, c'è l'errore di Berlusconi, che si presenta con i soliti sondaggi trionfanti ma poi ipotizza il pareggio e lascia intendere di non puntare a stravincere, ma che si accontenterebbe del pari (che i sondaggi non siano così trionfanti?).

A nostro modesto avviso è un errore, perché in qualsiasi competizione puntando a pareggiare, o anche dando questa impressione, o anche dando ai propri avversari l'occasione di farlo credere, si rischia di perdere.

Il problema è che il Cav. deve decidersi una volta per tutte. Gli conviene che la sua vittoria sia percepita dagli elettori come scontata, come forse è, oppure introdurre un margine di incertezza, per non rischiare una scarsa mobilitazione dei suoi?

Nel frattempo, tra le mille-proproghe questo governo e questa maggioranza mettono in atto l'ultimo furto. Avete presente le multe dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale per la mancanza del nome del vigile autore dell'atto? Ebbene, la loro validità è stata prorogata fino all'1 giugno. Dovrebbe essere illegittima anche la misura di proroga, ma intanto le vittime dovranno o pagare o ricorrere contro la proroga. PdL, sveglia!

6 comments:

Anonymous said...

Per me non vuole ancora salire sul ring. Ma non per paura. Per calcolo. Veltroni sta dando pugni nell'aria. Stavolta incanta solo il suo popolo bue. Che a forza di "contrordine compagni" non capisce più nulla.

Anonymous said...

Hai ragione. Veltroni sta conducendo la campagna elettorale, Berlusconi finora ha seguito. Però, c'è un segnale. Veltroni stesso sta (solo un po', per non far crollare di botto la sua costruzione mediatica della campagna soft) dismettendo il buonismo, e qualcosa significherà. Berlusconi l'ho sentito stasera al Ripetta, scalpita, tira qualche frecciata, la melassa non gli piace e si vede. Se a destra capiscono che con intelligenza e una certa gradualità, possono costringere WV a tirare cazzotti, sarà un'altra campagna elettorale. Veltroni gradisce l'atmosfera rarefatta, la marmellata, il (finto) volemose bene e le (finte )ragazze comuni che si candidano parlando di amore. Non gradisce l'attacco, il sarcasmo, il dover rispondere. Non dico la chiave, ma molto della sfida sta lì.

ale.ga.

Anonymous said...

Caro amico. Berlusconi l'hanno sentito in tanti. A viva voce. Questo metodo della stampa e di Veltroni di farsi gioco della verità, e di ciò che effitavemente si dice, per trasformare il tutto a forme di suggestioni, se smascherato con intelligenza si può rivolgere contro la stessa sinistra. Sappiamo di questa abitudine persino grottesca, che è poi la stessa di forcaioli giustizialisti che contestualizzano alcuni aspetti del processo, esaltando le ipotesi dell'accusa, per abbattere ogni dubbio sulla colpevolezza. Oramai anche le pietre sanno che la sinistra cosiddetta moderata non abbia granchè di idee proprie. Tanti sanno che le loro grida "al lupo", "al lupo" come la favola di Fedro al momento del pericolo non funzionano più. Ecco sta anche a chi ritiene che sia più civile esporre le proprie idee senza mutuarle a quelle dell'avversario, e che sia più opportuno mantenre coerenza nelle scelte, e soprattutto nella storia degli uomini, far rilevare che alla fine il re è nudo. Vorremmo una competzione onesta, intelligente e poter scegliere per e non contro qualcosa. Le astuzie e le finzioni, come le suggestioni ed i luoghi comuni, non devono più illudere. Non c'è nuovo in Veltroni, ma solo un nuovo modo di piorsi per occupare il potere. L'archeologia politica è D'Alema e non la rivoluzione liberale che vorremmo in Italia. Bisogna essere credibili e non giocare sulle parole rappresentandole in modo differente a seconda dei casi. Veltroni sappia che l'Italia non è un congresso del suo vecchio pci dove una serie di parole d'ordine e due frasi ad effetto erano la sostanza delle illusioni. Non ci servono le complesse ricostruzioni di una ragione di sinistra per rendere felice il mondo. Ci hanno provato altri ed hanno fallito già prima del nostro. Ci ha provato Prodi che ha chiamato gli italiani a raccolta "contro" dicendo di voler così rendere "felici" gli italiani, e sappiamo come è finita. Coraggio allora, compatti smascheriamo questi modi, vogliamo soluzioni ed ipotesi di governo credibili e non i " ma anche" di Veltroni. Idee chiare e programmi concreti magari qualche paginetta scritta senza grossi fronzoli e non libri dei sogni zeppi di suggestioni, pensati per illudere o ancora peggio compiacere alcuni. Cordiali saluti. Ti aspetto sul mio blog "Il Libero Pensiero": http://blog.libero.it/vitoschepisi/
Buona giornata. Vito

Anonymous said...

Molti guardano alla politica con lo stesso trasporto emotivo e psicologico proprio della tifoseria calcistica. Si tifa la squadra acriticamente, la si difende istintivamente, qualsiasi risultato faccia, devoti ad una fede cieca. purtroppo la politica non è il prolungamento della fede calcistica quando si sta sulla poltrona di casa a guardarsi porta a porta. è qualcosa di più.

prendiamo la campagna elettorale in corso.berlusconi non ci sta capendo niente, qualsiasi cosa faccia sbaglia.oggi per esempio, non si parlava d'altro che delle candidature nel pdl di angela sozio, la rossa del grande fratello 3, la cafona smutandata molto amica di silvio, e di aida yespica, bellissima ragazza.il pd rispondeva con una ragazza con meno di 30 anni e con umberto veronesi.prendiamo la questione delle liste pulite.berlusconi promuove le liste pulite.ma scherziamo?, lui allora non dovrebbe presentarsi, lui, dell'utri,mastella che a lui è mediaticamente collegato perchè ha fatto cadere prodi.poi, per esempio, berlusconi sta simpatico prorpio perchè ha fatto miliardi su miliardi perchè pulito non è mai stato.

guardiamo l'accerchiamento che gli stanno cucinando. a destra ha storace contro, ha rotto con casini ed in sicilia rischia di sprofondare.non so se qualcuno che non si senta dio e capisca le dinamiche politiche queste cose gliele stia spiegando.la verità è che berlusconi queste elezioni le perderà.e le perderà soprattutto se le vince.vince berlusconi.italia crescita economica zero. servono le liberalizzazioni, che però non le potrà fare perchè alleato con chi difendeva i farmacisti, i tassisti e gli avvocati.per le riforme economiche ha tutti contro, sindacati di destra e di sinistra, confindustria, confcommercio e confartigianato.la cei ha detto a casini di presentarsi da solo.bush non ci sarà più perchè vinceranno i democratici che di lui non vorranno percepirne nemmeno l'odore. quali alleati ha in europa, il ppe, e casini se ne starà zitto dopo le umiliazioni che gli ha concesso?vince e che fa?dopo un anno cade e allora tutti gli diranno che è stato lui a non voler fare le riforme, elettorali ed istituzionali, gli diranno che ha fatto perdere un anno di tempo per la sua egoistica sete di vendetta personale, e che se stiamo in questo pasticcio la colpa è solo sua e di fini.vincerà magari con pochi voti, come ha fatto prodi.allora farà la grande coalizione, ma la grande coalizione, per uno che è diventato forte attraverso la contrapposizione feroce con l'avversario ed il nemico,sarà un'arma a doppio taglio.

berlusconi l'hanno accerchiato, ed in questa posizione s'è messo proprio lui da solo.si è inventato un nuovo prodotto politico che non scassa a livello nè mediatico nè nei livelli irrazionali ed inconsci della gente.il pd è un partito nazione interclassista in perfetta sintonia con il modello della democrazia cristiana condito da elementi gramsciani.il pd è un soggetto neonato, fragile, pieno di contraddizioni e debolissimo al prorpio interno, ma che trova in berlusconi la fonte della sua forza.l'alleato che porterà più voti al pd sarà prorpio berlusconi.

www.zetapetrolio.splinder.com

Anonymous said...

L'ultimo Rambo è tutto tranne che un superman invincibile. E' un uomo terribilmente solo e pieno di incubi atroci. Non vuole vincere alcunchè perchè è già uno sconfitto ed un disincantato che neppure Dio potrà perdonare. Il caso gli chiede di accompagnare degli illusi in buona fede. Degli incoscienti pacifisti che non hanno la minima idea del rischio che corrono e che faranno correre a chi li dovrà trarre d'impaccio. Rambo li sconsiglia perchè sa, ma poi non si tira indietro quando si tratta di andarli a salvare. Fa quello che sa fare. Ha la guerra nel sangue perchè quello è stato il suo tragico destino. Non può vincere una guerra da solo e non vuole neppure farlo. Può solo aiutare in un salvataggio e mette a disposizione se stesso senza chiedere nulla perchè il nulla è il suo mondo da moltissimi anni. Alla fine, però, torna a casa come tanti anni prima. Quest'ultima esperienza ha risvegliato in lui ciò che sembrava morta per sempre: la speranza.

Anonymous said...

Quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire.