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Friday, January 11, 2008

Giuliani ha il piano fiscale più convincente

Ieri l'endorsement di Grover Norquist, presidente e fondatore della Americans for Tax Reform, oggi Rudy Giuliani diffonde il suo spot sulle tasse.

Norquist - leggiamo dal blog Italian blogger for Giuliani - promuove il piano di riforma fiscale presentato, qualche giorno fa, da Giuliani e comunica che, a differenza di John McCain, Fred Thompson e di tutti i candidati democratici, ha firmato il pledge con cui si impegna ad opporsi a qualsiasi aumento delle tasse se eletto presidente. Secondo Norquist, il piano di Rudy porterebbe «al più grande taglio delle tasse nella storia americana» ed è il progetto "pro-growth" più convincente tra tutti quelli presentati dai candidati repubblicani alla presidenza.
«Il taglio alle tasse proposto da Giuliani rappresenterebbe un gigantesco salto in avanti per i contribuenti americani e per l'economia degli Stati Uniti. In particolare, il taglio della corporate income tax e dei capital gain sarebbe esattamente quello di cui abbiamo bisogno per evitare una fase di recessione. In più, il piano di tagli alle tasse proposto da Giuliani porterebbe alla creazione di un sistema alternativo (FAST: Fair and Simple Tax) che potrebbe, di anno in anno, essere scelto dalle famiglie americane e dai piccoli imprenditori; un sistema a tre aliquote (con quella massima al 30%) basato soltanto sulle deduzioni più utilizzate. La maggior parte degli americani, se liberi di scegliere questo sistema semplificato, opterebbero per esso senza più tornare indietro. Per anni Hong Kong ha utilizzato un sistema fiscale alternativo di questo tipo e la maggioranza dei cittadini lo ha utilizzato con soddisfazione».
Anche il Club for Growth, presieduto da Pat Toomey, definisce il piano di Giuliani «una proposta coraggiosa ed innovativa che ricompensa il lavoro e il merito, incoraggia gli investimenti e promuove la crescita ecomomica degli Stati Uniti».

1 comment:

Anonymous said...

Sono d'accordo che giuliani sia "economicamente " molto convincente. Ma negli Usa post 11 settembre non basta.
Temo che Giuliani potrebbe vincere solo sulle coste, e non sarebbe sufficiente per vincere la presidenza. a livello valoriale ed etico è bassa la credibilità di Rudy. Vincerà solo se si alleerà come vice ad Huckabee, l'unico che potrebbe convincere l'America profonda a scegliere Giuliani.