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Friday, January 04, 2008

Bassolino e Iervolino, la vergogna dell'Italia siete voi!

Nella Napoli sommersa dall'immondizia c'è l'immagine più emblematica, più di qualsiasi editoriale del New York Times, del «degrado apocalittico», come l'ha definito oggi Francesco Merlo, su la Repubblica, in cui versa l'Italia.

E Francesco Merlo da sinistra accusa la sinistra e chiede al Governo di avere il coraggio di usare anche la forza per ristabilire la legalità scavalcando l'incapacità e la corruzione della politica locale.

E' come se Prodi e Amato «non sapessero che cosa sta accadendo a Napoli e in Campania»; come se «non capissero che in una delle nostre più grandi regioni e in una delle più belle città del mondo la spazzatura sta seppellendo la democrazia e la sinistra italiane». E a Napoli Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino «non ci vengano ancora a parlare di lotta alla camorra, di rinascita, di sogno meridionale. E smettano per sempre di declamare il loro impegno morale contro la criminalità organizzata. Il punto è che un amministratore del territorio che non riesce a risolvere i problemi del territorio si deve dimettere. E dunque o la Iervolino e Bassolino trovano subito una soluzione tecnica e politica alla spazzatura di Napoli oppure si tolgano davanti...».

Così si sfoga oggi Merlo, che ha ben presente di chi è il fallimento politico che si consuma oggi a Napoli e nella Campania:
«... nella spazzatura di Napoli c'è infatti la decomposizione di quell'antropologia che ci aveva fatto sognare, l'illusione che i bravi tecnici della sinistra, gli onesti funzionari della sinistra, i competenti e appassionati amministratori della sinistra sarebbero riusciti là dove erano falliti i Lauro, i Gava, i De Mita. E invece quella vecchia Napoli oggi si vendica su di noi. Guardiamo quella spazzatura e non capiamo come sia possibile che essa non laceri la coscienza civile dei nostri uomini di governo e della nostra sinistra. Perché l'orrore non diventa emergenza nazionale?»
Sul Sole 24 Ore anche Guido Gentili invoca le dimissioni di Bassolino e della Iervolino, rappresentanti di un sistema di potere che governa su Napoli e la Campania ormai da quindici anni. «Dove sono in questo caso gli industriali che pure in Sicilia, contro il pizzo e la mafia, hanno cominciato ad alzare la testa? Dove sono i sindacati? Dov'è la Chiesa? Dove sono gli "intellettuali", i professori universitari e non? Dove sono i cittadini che ancora credono nello Stato? Quanto alle istituzioni pubbliche locali - a partire dal presidente della Regione, Antonio Bassolino, e dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino - non ci chiediamo neppure dove siano. Perché a fronte di questa vergogna che va in onda sulle televisioni di tutto il mondo, esse avrebbero già dovuto prendere atto, da tempo, del loro fallimento. Lasciando le loro poltrone».

2 comments:

tfrab said...

Lavorando nell'ambito rifiuti (industriali) mi permetto di dire che quella della Campania è, per usare una frase fatta, la classica punta dell'iceberg.

Tutta la classe politica preferisce imbonire la popolazione con slogan piuttosto che affrontare i problemi.

Non abbiamo una rete efficiente di impianti (gli industriali vanno quasi tutti all'estero), sono anni che rimandiamo l'entrata in vigore della nuova normativa europea sulle discariche (mi risulta pagando multe salate), non si capisce se riusciremo, e come, ad applicare la normativa RAEE.

Se poi andassimo a guardare la situazione in ambito energetico scopriremmo che le cose non stanno molto diversamente.

Anonymous said...

In Campania c'e' da anni un'immondizia che non si vede ma e' la causa principale del disastro ecologico, la Camorra e la Classe Politica. Quindi la popolazione dovra' imparare non solo a fare la raccolta differenziata della spazzatura, ma anche a mettere da parte per la discarica o l'inceneritorer quegli uomini incapaci, corrotti e collusi con i criminali.