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Thursday, April 27, 2006

Zapatero a capo dell'esercito delle dodici scimmie

Josè Luis ZapateroPare che il Gruppo Socialista al Congresso spagnolo abbia proposto di riconoscere «diritti umani» agli scimpanzé e alle altre "grandi scimmie" così simili all'uomo. Ma cosa c'è di vero in questa bizzarra notizia? Il Corriere della Sera la riporta senza esagerazioni e prova a spiegare il perché delle tante polemiche suscitate.

Innanzitutto, va detto che non si tratta di un progetto di legge, ma di una richiesta del Parlamento al Governo. Il Governo Zapatero, che sembra orientato ad accoglierla, è chiamato a riconoscere alle "grandi scimmie" alcuni «diritti fondamentali». A impegnarsi cioè, in Spagna e in sede internazionale, a proteggerle da «maltrattamenti, schiavitù, tortura, morte, estinzione».

Fin qui nulla di particolarmente clamoroso. L'iniziativa rientra nell'ambito della tutela delle specie animali.

Il problema è che la proposta socialista, com'è già accaduto in altri casi, è accompagnata da una cornice ideologica. Perché - viene infatti da chiedersi - si parla solo di "grandi scimmie"? La spiegazione sta nel fatto che la richiesta nasce come adesione al «Progetto Grande Scimmia», iniziativa di una omonima associazione, che prevede «l'inclusione immediata degli antropoidi non umani in una comunità di uguali» e, di conseguenza, «la protezione morale e legale di cui godono solo gli esseri umani».

Stando così le cose è naturale che la proposta socialista perda credibilità e le critiche appaiano pienamente giustificate. Bisognerebbe accertare quanto sulla carta le intenzioni dei deputati socialisti coincidano con i piani di questa stramba associazione animalista, che ricorda il fanatismo cieco, quanto ingenuo, della piccola organizzazione capeggiata da Brad Pitt nel film "L'esercito delle dodici scimmie".

Il deputato verde Francisco Garrido, che fa parte del gruppo socialista ed è il presentatore della proposta, e il ministro dell'Ambiente Cristina Narbona hanno cercato di smorzare le polemiche spiegando che non si tratta di riconoscere «diritti umani», ma di assicurare protezione e trattamenti «umani» alle scimmie.

Ma se di questo si tratta, perché si parla solo di scimmie e non di tutte le altre specie animali? E i poveri tori spagnoli, per esempio? Che non si debbano arrecare inutili sofferenze agli animali è un principio condivisibile, di minima umanità direi, ma applicabile nei confronti di tutte le specie, altrimenti rischiamo di trovarci in presenza di altro. Insistere infatti a giustificare la proposta con la prossimità evolutiva e genetica delle scimmie all'uomo non fa che aumentare i dubbi. Se poi ci si mette anche un responsabile del Progetto a rivendicare che «noi siamo gli ambasciatori, i rappresentanti delle grandi scimmie, la loro voce», allora il quadro non può che farsi ridicolo.

Amnesty international si dice «sorpresa» che si lotti per «i diritti umani» delle scimmie quando oggi «non si riconoscono a molte persone». E in particolare il governo spagnolo ha da questo punto di vista molto da giustificare visti i suoi ottimi rapporti con le dittature sudamericane.

Questa sacralizzazione degli scimpanzè, volerli equiparare alle persone, somiglia troppo a un'altra sacralizzazione: quella degli embrioni umani, equiparati anch'essi a persone. Così si pretende che né embrioni, né animali siano utilizzati nei laboratori di ricerca. Chi crede nella sacralità degli uni su quali basi può opporsi alla sacralità degli altri, avendo presente la vicinanza genetica? Spesso coloro che si fanno promotori di queste sacralizzazioni, dal carattere supremamente materialista e scientista, sono gli stessi che si distraggono con troppa facilità quando ci sono in gioco i diritti di persone in carne e ossa, umane ictu oculi. Vale per i diritti delle donne, come per gli iracheni e le irachene abbandonati al loro destino dalle truppe spagnole.

Non si dovrebbe parlare di diritti, per animali o embrioni umani, ma di doveri che i cittadini hanno nei loro confronti. Sembra una sottigliezza linguistica, ma non è così. Troppo spesso nella bulimia di diritti della società contemporanea tendiamo a dimenticare che diritti e doveri appartengono agli individui, alla loro peculiare soggettività di persone.

Finora l'unico merito di Zapatero, rispetto al vecchiume della sinistra italiana, è di non aver disfatto le riforme liberali di Aznar in economia, tanto che la Spagna continuerà a crescere anche quest'anno a livelli quasi doppi rispetto alla media europea. E' disastrosa invece la sua politica estera, a cominciare dalla resa all'islamismo continuando con la special relationship con le dittature sudamericane. Ad alto rischio la sua apertura al dialogo con l'Eta e condotta con spirito ideologico l'istituzione del matrimonio gay, che Blair in Gran Bretagna ha introdotto senza operazioni di pulizia linguistica e culturale nei provvedimenti legislativi.

16 comments:

Anonymous said...

Il giorno in cui gli scimpanzè, acclusi in un percorso evolutivo continuativo, dimostreranno di possedere la potenzialità di tramutarsi naturalmente in esseri umani "in fieri", sempre fintantoché l'ingerenza del "più forte" non interferisca attivamente col divenire soggettivo del "più debole", avrai qualche (minima) ragione nella tua fantasiosa similitudine tra gli animalisti e i fautori della tutela integrale per quell'individuo di specie umana (e fisicamente collocato in stato di separatezza giuridica) che è l'embrione crioconservato. Fino ad allora, rimarrai ad avvitarti attorno alla curiosa contraddizione secondo cui un intercettore dei "doveri" altrui può non essere, a rigor di logica, anche detentore di precisi diritti.

more said...

Bravissimo, Jimmomo. Grande post, specie l'ultimo paragrafo. Soltanto, una piccola obbiezione. Il dialogo coi terroristi etarra non è soltanto ad alto rischio. Nasce del tradimento a un patto firmato col PP che fu chiave nella lotta contro l'ETA. Nello stesso tempo che il partito socialista firmava questo patto che fece possibili dichiarare illegale Batasuna (non soltanto braccio politico ma parte vitale dell'ETA) cominciava la negoziazione con i terroristi. Niente di quanto dica Zapatero sulle negoziazione con l'ETA è credibile per me e per tanti spagnoli come me. È impossibile avere fiducia in qualchuno che ci ha mentito durante quatro anni.

Maurizio said...

Non condivido la tua idea per cui tori e scimpanze' vadano posti sullo stesso piano. Questi ultimi hanno capacita' razionali paragonabili a quelle umane e sono capaci persino di imparare una forma limitata di linguaggio simbolico e di comunicare costruttivamente con noi, nonche' di adempiere a funzioni socialmente utili. Cio' li porra' su un piano superiore ai tori, o no? A loro volta, secondo me i tori e in generale i mammiferi non si possono mettere sullo stesso piano degli uccelli per motivi analoghi.

Sgembo said...

Dal punto di vista scientifico mi pare non opinabile definire l'uomo un animale(un mammifero per la precisione).

Sicuramente non possono essere considerati umane, ma che le scimmie siano molto simili a noi mi sembra evidente.
Ci sono affinità genetiche ed evolutive, oltre che analogie comportamentali.

Il resto è politica.

Luca said...

eccessivo pragmatismo. Non si può liquidare così la vicinanza tra uomini e scimmie.
E poi non mi piace il giochino retorico del tipo "si fanno queste sciocchezze mentre si dovrebbe badare ad altre problematiche più importanti": è scorretto oltreché biblico e grossolano.

Anonymous said...

Ottimo il commento di De Vito. E comunque sulla faccenda, caro Federico, sbagli. Non si tratta di sottrarre diritti all'uomo ma di riconoscerne alcuni agli scimpanzè: ti ricorda nulla la formula?

[Malvino]

JimMomo said...

Non dico affatto "si fanno queste sciocchezze mentre si dovrebbe badare ad altre problematiche più importanti". La tutela delle specie animali va bene, io sono d'accordo, punto.

Il problema è che la proposta dei socialisti spagnoli è stata legata esplicitamente a un Progetto delirante di "personalizzazione" delle scimmie che per me equivale alla personalizzazione degli embrioni.

Prova ne sia che il progetto di protezione da maltrattamenti eccetera riguarda solo gli scimpanzè e le grandi scimmie. Come mai?

Gruppi animalisti come quelli da cui trae ispirazione questa iniziativa si oppongono all'utilizzo di animali nei laboratori di ricerca. Dare spazio alle farneticazioni di questi gruppi mi sembra inopportuno.

Pongo queste domande: le scimmie sono utilizzate attualmente nei laboratori di ricerca? Come? Accogliendo la richiesta il governo spagnolo si troverebbe a vietarne l'utilizzo? Oppure solo se sprovvisti del consenso della signora scimmia in questione?

Luca said...

Le grandi scimmie non sono come come gli altri animali. Copio e incollo dal sito Proyecto Gran Simio:

"L’ affinità genetica che hanno questi animali con l’uomo é enorme. Condividiamo il 98.4 % dei geni con gli scimpanzé, il 97.7 % con i gorilla e il 96.4 % con gli orangotanghi. E’ un’affinità simile a quella che possiedono altre specie che ad occhio nudo non si possono distinguere. La differenza genetica é inferiore a quella esistente tra le speci dello stesso genere e famiglia.

Le ricerce svolte dal team dei Gardner e Roger e Deborah Fouts, con gli scimpanzè (Washoe, Loulis, Dan, etc), H. Lyn White con gli oranghi (Chantek) e Francine Patterson e Wendy Gordon, con i gorilla (Koko y Michael), insegnandoli il linguaggio dei segni dei sordomuti, mostrano che non siamo simili solo geneticamente ma anche nel nostro comportamento e capacità. Sono state fatte scoperte sorprendenti: che hanno una cultura propria e sono capaci di trasmetterla ai loro figli, che parlano tra di loro, che hanno pensieri privati, immaginazione, ricordi temporali, autocoscienza, empatia, la capacitá di ingannare, curiosità, senso dell’umore, senso del tempo, coscienza della morte e sono capaci di mantenere una amicizia per tutta la vita."

Luca said...

Preciso: con questo non è che intendo che le scimmie dovrebbero essere equiparate all'uomo, sia chiaro!

Anonymous said...

"Questa sacralizzazione degli scimpanzè, volerli equiparare alle persone, somiglia troppo a un'altra sacralizzazione: quella degli embrioni umani, equiparati anch'essi a persone."

già, è un casino, chissà dove andremmo a finire, di questo passo concederanno diritti pure ai negri e agli ebrei, adducendo la solita scusa che sono persone.

infatti uno scimpanzè adulto, dotato di autocoscienza, intelligente come un bambino di 4-5 anni, capace di interazioni simboliche con altri della sua specie o con esseri umani, e in grado di esprimersi in modo artistico, è chiaramente una non-persona.

E poi com'è questa questione della protezione delle specie? Che sarai diventato un clerical-induista, che fai l'inchino ai brahamani e ai Francescani?
gli animali vanno sterminati tutti, dal primo all'ultimo, onde dimostrare la laicità dello stato.

JimMomo said...

De Vito: la precisazione è importante perché dal passaggio che citi sembrerebbe il contrario.

Astrolabio: ma che capperi stai a di'!? Commentare non è mica obbligatorio.

Anonymous said...

Completamente d'accordo con De Vito. Le "grandi scimmie" non sono "animali qualsiasi". Invito alla lettura delle ottime pagine che Umberto Veronesi scrisse non molto tempo fa sull'argomento. E sul primo numero di LibMag on line il 2 maggio c'è un mio articolo sull'argomento: è in chiave paradossale e prende spunto dalle incongruenze delle critiche poste dalla Chiesa al Great Ape Project, ma contiene gli elemnti per ribadire: le "grandi scimmie" non sono "animali qualsiasi".

[Malvino]

Anonymous said...

i miei commenti sono dotati di intrinseca genialità, se ti sforzi li capisci.

comunque l'avete menata tanto col fatto che feti ed embrioni non sono persone, che si è persona quando a) si ha l'autocoscienza (Emma bonino alle iene)
b) si hanno relazioni sociali.

ebbene i primati più evoluti hanno queste caratteristiche, come la mettiamo? tiri fuori il dna? allora sono persone anche gli embrioni?

Anonymous said...

Piccolo problema: gli zapateriani che vogliono tutelare le grandi scimmie sono CONTRO la tutela dell'embrione. Viva la natura, contro l'uomo. Non sei in buona compagnia, Federico…

Gors

Anonymous said...

Ciao, non condivido appieno il tuo pensiero ma ti ho linkato sul mio blog perchè è ben argomentato
IL PRIMATO DELL UOMO SECONDO ZAPATERO

Anonymous said...

Speravo che tra i compagni Radicali ci fosse un po' più di sensibilità sul tema dei diritti animali.
Sono antispecista, vegano e favorevole all'attribuzione dei diritti a tutti gli animali presumibilmente dotati di coscienza (quindi non agli embrioni e ai feti fino ad un certo livello di sviluppo del SNC). Non vedo come si possa definirsi nonviolenti senza essere vegetariani e magari accettando, o addirittura promuovendo, la vivisezione.
Il razzismo ha giustificato l'olocausto degli ebrei. Lo specismo giustifica l'olocausto degli animali non umani. Quand'è che saremo capaci di cogliere la somiglianza tra i due "-ismi" ?