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Friday, April 07, 2006

Berlusconi e i radicali. Le lacrime del caimano

Sivlio Berlusconi«Vedete, Rutelli si è convertito per ragioni politiche. Mi raccontano che in questa campagna elettorale va a Messa tre volte al giorno. Ma non è neppure furbo come Giulio Andreotti. Almeno lui nel periodo elettorale andava sì in Chiesa, ma non pregava davanti all'altare principale, puntava alla sagrestia. E a chi gli chiedeva il perché, rispondeva: "il sagrestano vota, l'Altissimo no"». Il rammarico di Berlusconi però, l'amore tradito, sono i radicali. «Io sono sicuro di vincere, ma se incredibilmente dovessimo perdere - e non lo credo - la colpa sarebbe solo dei radicali che si sono alleati con chi ha degli ideali opposti in economia, in politica estera, sulle libertà. Sono sorpreso e indignato e spero che i loro elettori votino i radicali che sono da noi: in politica un po' di coerenza ci vuole. E' un argomento che ho sottovalutato. In fondo ci sarebbe voluto poco per averli con noi...».

Berlusconi piange oggi lacrime di coccodrillo sapendo che ci sarebbe voluto poco per avere dalla sua parte i radicali. Bastava che s'imponesse sui suoi alleati, come ha saputo e sa fare per altre faccende. Sa che ci sarebbe voluto poco anche dal punto di vista politico. Bastava forse rispondere politicamente alle loro richieste, alle speranze di "rivoluzione liberale" che la sua discesa in campo aveva generato. Bastava dare attuazione, con una maggioranza amplissima e a 12 anni dal suo ingresso in politica, almeno ad una di quelle politiche liberali che aveva fatto credere di voler realizzare. E, più o meno un anno fa, bastava ancora meno. Bastava ospitare liste radicali nella sua coalizione e garantire un minimo di legalità del processo elettorale, senz'altro "aggravio".

Così non ha voluto, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso, è il caso di dire. Adesso Berlusconi invita a votare i radicali "veri", quelli che hanno accettato candidature ad personam. Ma chi volesse votare i presunti radicali "veri", quelli che stanno nella CdL, non quelli incoerenti che sono andati con la sinistra, a che santo dovrebbe votarsi? Cerca-cerca e scopri che nelle liste non c'ha messo neanche loro!

E i liberali del centrodestra che oggi cadono dalle nuvole? Di che si lamentano? Dov'erano quando c'era da convincere Berlusconi? Non ricordo né iniziative né prese di posizione. Se il centrodestra perderà sarà per i radicali, è vero. Ma si devono ringraziare Giovanardi, il Comitato Scienza & Vita, Il Foglio di Ferrara, Mantovano, Casini e Buttiglione, che i radicali hanno criminalizzato e allontanato.

A Berlusconi si è rivolto Pannella, ieri sera, intervenuto alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale della Rosa nel Pugno a piazza Navona. Il premier, ha spiegato il leader radicale, in dodici anni ha tradito le speranze di rivoluzione liberale e anti-partitocratica, di partito liberale di massa, in cui molti avevano creduto all'inizio. «Non tu e comunque non questo! Tu sei venuto fuori facendo inni alla libertà, al liberalismo, alla riforma anti-partitocratica, al partito liberale di massa. Nun ce l'hai fatta. Guardate, non è che non ha voluto, nun ce l'hai fatta», ha ripetuto.

Oggi il luogo di lotta di un'alternativa laica e liberale è la Rosa nel Pugno, nell'Unione, l'unico «contenitore» di privilegi partitocratici cui i radicali hanno potuto accedere. Con l'obiettivo, difficile, di aprire contraddizioni in quel contenitore, anche scontri con il compromessino storico Ds-Margherita da una parte, con i comunisti dall'altra, per una profonda riforma della sinistra in senso laico e liberale, anti-oligarchico. Un compito simile, se Berlusconi ne avesse avvertito la necessità, sarebbe stato quello dei radicali nel centrodestra: aprire delle contraddizioni per trasformare la CdL in una nuova Destra storica, l'unica destra riformatrice e liberale che l'Italia ha conosciuto.

Indirettamente al premier risponde anche la Bonino, assicurando che la Rosa nel Pugno laica, socialista, liberale e radicale «sarà una garanzia contro eventuali derive massimaliste dell'Unione. Per realizzare le sue proposte in tema di laicità dello Stato, di nuovi diritti, per un nuovo mercato del lavoro, occorre però che riceva molti suffragi per essere più attrezzata a portare avanti queste battaglie nel paese. Vuole essere la casa di tutti i riformatori laici e liberali di questo paese, anche di quelli che, nutrendo molte speranze, votarono Berlusconi nel 2001 e sono oggi profondamente delusi».

E ha come obiettivo «il necessario rinnovamento della sinistra, spesso prigioniera di logiche corporative oppure di natura antagonista». E, infine, la domanda chiave: Ma la vostra lealtà ha un confine? Su cosa potreste rompere con il governo?. «Credo che su questo tema bisogna essere un minimo realisti. Aspettiamo quindi il responso delle urne. Oggi l'unica cosa che posso dire è che più forza riceveremo dagli elettori, più battaglie avranno possibilità di essere vinte».

P.S.
«Chi vota a sinistra (il problema riguarda appena meno la Rosa nel pugno, ma riguarda anch'essa) dovrebbe accertarsi se nel programma della nuova leadership che sceglie ci sia o no la "deberlusconizzazione" del paese. La sola parola, infatti, mette i brividi. E alla parola, come sappiamo tutti anche se è difficile riconoscerlo negli ultimi giorni del conflitto elettorale, corrisponde una cosa. E una cultura».
Riguardo le sue fondate preoccupazioni, Ferrara può star certo che Pannella e la Rosa nel Pugno non acconsentiranno mai a provvedimenti punitivi, anti-democratici, ad personam contro Berlusconi. Piuttosto, si guardi alle spalle, che la deberlusconizzazione non la facciano comunque Fini e Casini.

22 comments:

a man said...

E pensa che io, ingenuo, pensavo che fosse stata solo una questione di vil denaro... ;)

JimMomo said...

Dài troppo retta ai cavalieri chiacchieroni. E quando la chiacchiera è sempre la stessa diventa banale...
;-)

Anonymous said...

Il mio nome ha poca importanza qui e ora. E' probabile (non ho ancora deciso!) che io voti RnP, perché a Milano solo voi ci siete, se si eccettua il PLI di De Luca al senato (ma deve prendere lo 0,0001% così si rifà tutto da zero).

Se voto RnP, però, dev'esser chiaro che il mio voto resta, comunque, contro l'Unione. Purtroppo la legge elettorale è sbagliata. Avreste preso molti più voti restando fuori, ve lo garantisco anche se non ho in mano sondaggi fatti coi crismi della Dea Statistica.

Se avrete il mio voto e quello di tanti altri, dovrete comunque confermare quello che tu hai intelligentemente scritto in questo post: dovrete cominciare subito a rompere i coglioni all'Unione. Mi raccomando.

Anonymous said...

io invece penso di votare RnP ma vengo da sinistra, sono consapevole che la RnP è l'unico partico di questo centrosinistra che può fare fishing in forza italia, comunque spesso ci si dimentica che ci sono dentro anche quelli dello sdi (che io non ho mai votato, nelle europee o nella quota proporzionale delle politiche ho votato quasi sempre verdi), Jim secondo te quanti dei voti della rosa sarebbero stati voti radicali con i radicali nella cdl?

Anonymous said...

Altro che caimano, è davvero un personaggio ridicolo.
Il suo bacino elettorale è ancora qui, come sempre, come nel '94 e nel 2001, non c'era bisogno di fare compromessi statalisti, buttare nel cesso il maggioritario e mendicare dai preti. Ora cosa vuole? Dare la colpa a chi è stufo di aspettare?

Ma che se ne vada a quel paese. Sarà travolto dalla stessa merda che ha creato, come avevamo ampiamente previsto da mesi.

Anonymous said...

mah, sulle libertà mi pare che le idee dei radicali siano più lontane dalla CdL che dall'Unione

Anonymous said...

Sarebbe da considerarsi "ad-personam" la cancellazione delle leggi "ad-personam"? E la strada che porta il mercato televisivo a diventare veramente un mercato non passa necessariamente per una "deberlusconizzazione" (vendita di una o più reti) oltre che per una privatizzazione - almeno parziale - della Rai?

Maurizio said...

> Casini e Buttiglione, che i radicali hanno
> criminalizzato e allontanato.

meglio "che hanno criminalizzato e allontanato i radicali" :-)

Anonymous said...

Stasera a Napoli c'è stata una chiusura degna dell'involuzione berlusconiana: il coro "Duce, Duce".

Sempre stasera, confronto Emma Bonino vs La Russa su La7, con il secondo che asseriva, orgogliosamente, che non poteva mandare il figlio a scuola sapendo che l'autista dello scuolabus si faceva le canne.

Ignoravo che l'uso di cannabis fosse diventato un requisito per fare l'autista dello scuolabus. :-)

Rilevo, invece, la cialtroneria di chi manderebbe il figlio se però l'autista si facesse le canne di nascosto.

Cosa c'entra la RnP con questa destra?
Questi sono i compagni di viaggio del Caimano. Ogni rimpianto mi pare fuori luogo.

Ciao. Giuseppe.

Unknown said...

Io so solo che soffro a vedere i radicali a sinistra , soffro a vedre quelli di destra chiusi in una campana di vetro , soffro nel dover votare a destra , quasi come una costrizione, soffro perchè avrei voluto una RnP a destra e non nell'Unione prodiana.

Sono sicuro che soffri su sponde semi-opposte anche tu come me.

Ho solo la consapevolezza che una volta fuori dai giochi Berlousconi , si torni a una destraccia clerical-fascistoide che nulla avrebbe a che fare piu' col mondo liberale di cui troppi cianciano.
La mia paura èm anche che i radicali vengano risucchiati dall'arroganza di politiche come quella comunista , post-comunista, centrista che vivono all'interno dell'Unione.

Ho paura che possa scomparire del tutto quella pulsione liberale che sembrava stesse nascendo ed invece sembra gia' deperire.

Che peccato...è l'unica cossa che riesco a dire!

Anonymous said...

Eddài Jim, sei ancora in tempo...
Prima di mettere la tua crocetta sulle schede, fai un lungo respiro, trattieni il fiato un istante e immaginati il leader dell'Unione...
Poi espira lentamente e vedrai, che la tua mano si muoverà da sola, verso l'azzurro della libertà, e il tuo cuore sarà leggero.
Ciao! :-)

Anonymous said...

Il nemico del mio nemico è mio amico?
La scelta c'era e come, ed era molto più dignitosa e molto più valida: nessuna alleanza, concorrere da soli creando un terzo polo.
La verità è che tutti sono bravi, anzi, più bravi, ma quando si viene al dunque di coraggio non ne ha nessuno ed alla fine ci si accontenta di un sussurro sul futuro presidente della Repubblica...
E ne avete voglia di raccontarne di scusanti e di assicurazioni, ma mi ricordo cos'erano i radicali per la sinistra, dalla loro nascita fino a pochi mesi fa e mi ricordo come la pensavano 7 anni fa.
Ma i miracoli esistono, per l'ennesima volta si sbagliavano ed hanno cambiato idea.
Io dico che un bel calcio nel sedere non ce lo toglie nessuno, spero proprio di sbagliarmi anch'io questa volta.

Anonymous said...

Ma davvero stasera Berlusconi su rai1 durante l'intervista con Anna la Rosa ha detto che da anni ha smesso di leggere Giavazzi? Non che la cosa mi stupisca, visto come ha governato, ma addiritura farsene vanto... Ditemi poi come un liberale lo può votare dopo una frase del genere...

Anonymous said...

nella RnP non ci sono i radicali, c'è Pannella e il suo seguito.
Cioè uno che fino a nemmeno 2 anni fa diceva che se la Sinistra avesse vinto le elezioni sarebbe espatriato, quindi c'è da augurarsi che nel caso l'Unione , e quindi la RnP, vinca Pannella se ne vada? E poi quello che disattende è Berlusconi? qui siamo alla farsa più completa

Anonymous said...

Guarda spero proprio che la percentuale dei radicali risulti decisiva. Sarebbe una piccola ricompensa per le promesse fatte nel 94 e mai mantenute. E anche per quel pateracchio della legge elettorale che da solo mi sarebbe bastato per votare dall'altra parte.

Anonymous said...

Sono contenta che finalmente i radicali rosapugno abbiano trovato la loro giusta collocazione. Sinceramente l'idea di avere nella CdL gente che voleva andare nelle chiese a registrare i preti per denunciarli se avessero invitato all'astensione durante il referendum sulla procreazione assistita mi avrebbe ripugnato. Con Pannella che scrive con la K e la Bonino che in Tv si comporta da centrosocialina scagliandosi contro il suo alleato Bertinotti, che non ha receduto, peraltro di un millimetro, e con ancor maggior astio contro S.Berlusconi che le aveva dato l'opportunità di diventare commissaria UE, cosa ricambiata pure male visto che durante gli scandali la sua commissione fu quella in cui si verificarono le maggiori scorretteze. Ciao novelli Torquemada, a mai più.
Lucetta.

Unknown said...

Un sincero "in bocca al lupo" ai Radicali - perche' non riesco proprio ad augurarlo alla meta' socialista.
COmplimenti per le "lacrime del caimano"

Anonymous said...

ecco, penso che il post di lucetta ha fugato ogni dubbio: nella cdl "comandano" quelli come lei...

Anonymous said...

è facile giudicare, un poco più difficile accettare di essere giudicati.

Unknown said...

Nella CdL non dovranno prevalere quelli come Lucetta.

Alemeno che il premier non si basi solo su ultrasettantenni , preti , chierichetti e bigotti di varie categorie!

Anonymous said...

A te Nilo cosa importa della Cdl?. E poi mica ho detto delle balle, della Vedova e altri sono usciti dai radicali pannelliani più o meno per quei motivi.
Vedremo il liberalismo che riuscirà a fare, sempre che vinca, l'Unione e che non ha fatto Berlusconi. O Berlusconazzo?. Non mi aspetto nulla da chi si mette al collo il cartello di "coglione", una causa persa. Tanto più che prima anche Pannella sosteneva la stessa cosa e cioè che si dovrebbe votare per chi corrisponde ai propri interessi. Non mi fregate, sono anni che mio padre ascolta radio radicale e di conseguenza un po' anche io, a proposito di finanziamento pubblico....
Lucetta.

Anonymous said...

Sarebbe da considerarsi "ad-personam" la cancellazione delle leggi "ad-personam"? E la strada che porta il mercato televisivo a diventare veramente un mercato non passa necessariamente per una "deberlusconizzazione" (vendita di una o più reti) oltre che per una privatizzazione - almeno parziale - della Rai?