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Thursday, November 24, 2005

Scusi lei, ha tendenze omosessuali?

Da oggi è finalmente noto il documento ufficiale con cui il Vaticano dice "no" all'ammissione di omosessuali nei seminari per l'Ordinazione sacerdotale. La Chiesa non ammette al sacerdozio chi «pratica» l'omosessualità. E fin qui nulla di nuovo, i preti non potrebbero praticare nemmeno l'eterosessualità. Non è ammesso nemmeno chi presenta «tendenze omosessuali profondamente radicate» o chi sostiene «la cosiddetta "cultura gay"». La domanda terribile che sorge spontanea è come verranno diagnosticate le «tendenze omosessuali profondamente radicate»; come sarà individuato chi, in coscienza, tende. Esame del sangue? Delle urine? Di qualcos'altro? Basterà una dichiarazione dell'esaminando o è già pronta una macchina per l'esame di coscienza? Perdonate l'ingerenza, ma sarei curioso di sapere in concreto come. Poco meno poco più di una "caccia alle streghe"?

1 comment:

Anonymous said...

Essere sacerdoti non è una professione qualsiasi. Per chi ci crede. Il sacerdote è colui che fa venire Cristo, durante l'Eucarestia.
Per l'ammissione al seminario ci sono dei colloqui. Ecco come sarà accertato. "Convivo da cinque anni con un tizio", come un certo vescovo anglicano, potrebbe essere un esempio di "profondamente radicato".
Si potrebbe anche mentire, ma non sarebbe partire con il piede sbagliato?