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Tuesday, November 22, 2005

Ora ci pensano le donne

Due commenti, oggi, segno che forse una no, ma due rondini fanno primavera. Se le donne si risvegliano dal torpore. Maria Laura Rodotà sul Corriere parla dello «scisma sommerso», ma della versione "rosa".
«Il tifo pro Papa, il vecchio e il nuovo, spesso convive con convinzioni private disapprovate da ambedue. Sul sesso, le unioni non benedette dalla Chiesa, e l'aborto. Tanti son tornati a messa, ma non cambiano stile di vita, per niente... Molte donne molto cattoliche (una minoranza in Italia ormai, comunque) non abortirebbero mai. Ma se interrogate rispondono che non cancellerebbero la legge 194, magari la modificherebbero, magari però non la considerano tanto una priorità; visto che (non avendo abortito) hanno tre figli, un mutuo, e scuole di zona che funzionano sempre peggio».
E poi lancia un messaggio alla classe politica. «E' triste essere date per scontate, o fa arrabbiare o deprime». Il centrodestra non dia troppo per scontato il consenso delle donne cattoliche alla sua politica neoclericale. E il centrosinistra non dia troppo per scontato il consenso delle donne laiche alla sua timidezza sui temi della bioetica.

Anche Chiara Saraceno, su La Stampa, è una non ci sta:
«Dietro alle iniziative scomposte di questi giorni non c'è tanto il rispetto per la vita, quanto il mancato rispetto per le donne: la loro capacità di decidere su di sé, di comportarsi come soggetti morali e raziocinanti. Come già nel dibattito sulla fecondazione assistita, ciò che sembra preoccupare è la libertà delle donne rispetto al proprio corpo, sessualità, capacità riproduttiva. C'è la nostalgia per un corpo femminile puramente contenitore...»

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