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Tuesday, October 18, 2005

Esportare la democrazia alla Fao e all'Onu. O chiuderle

Che tristezza. Organizzazioni multinazionali i cui membri non sono accomunati dal rispetto dei diritti umani e dei parametri democratici hanno ormai dimostrato il loro completo fallimento e perso ogni credibilità; dovrebbero essere lasciate morire di fame. E' il caso del carrozzone della Fao, che continuiamo a finanziare lautamente essendo poi ripagati con l'esposizione in bella mostra in giro per il mondo dei più accaniti affamatori di popoli, come Mugabe (Zimbabwe) e Chavez (Venezuela), cui vengono offerte le più importanti tribune per sparare a zero su Bush e Blair, paragonati a Hitler e Mussolini, sul capitalismo e sul FMI. Due dittatori che insieme a Castro ricadono nella fattispecie di quei regimi nei confronti dei quali dovrebbe essere applicato il principio esposto di recente da Richard N. Haass, presidente del Council on Foreign Relations.

«Perderà la sovranità un governo che non abbia la capacità o la volontà di provvedere ai bisogni essenziali dei suoi cittadini». Un ulteriore passo nella direzione di quel diritto/dovere di ingerenza democratica teorizzato dai radicali di Pannella nei primi anni '80. I diritti dei cittadini sopra i diritti degli Stati non solo come scrupolo di carattere morale, ma esigenza di sicurezza globale. Cambia la nozione di sovranità statuale, che diviene «condizionata, o contrattuale, e non assoluta». Se uno Stato appoggia il terrorismo, produce armi di distruzione di massa o compie genocidi, perde il diritto alla sovranità, è passibile di attacco, destituzione od occupazione.

La premessa di ogni lotta contro la fame del mondo consiste nell'eliminare le dittature e i governi corrotti che spesso infestano i paesi poveri. Qual è la risposta delle democrazie di fronte all'offensiva retorica dei dittatori terzomondisti e comunisti, affamatori di popoli? Quando va bene è l'ipocrisia ciampiana. Meglio malati di egoismo che di stupidità, scrive Libert.@ riportando un passaggio del discorso del presidente Ciampi che è davvero un inno alla Stupidità. Ma quando va peggio è la riverenza di Berlusconi (accompagnato da dirigenti di Eni ed Enel) o addirittura la special relationship zapateriana con Chavez. Gli americani, sbigottiti di fronte a cotanto ignobile spettacolo umano, hanno espresso il loro sdegno, e poi ci vengono a dire che sono loro quelli che per il petrolio venderebbero la madre.

Un'organizzazione seria, tanto per parafrasare 1972, «avrebbe approfittato dell'occasione per mandare un segnale ai dittatori presenti e futuri del continente: in America Latina non c'è spazio per le violazioni dei diritti umani, per la censura, per le involuzioni autoritarie». E invece è il caso di mandare a queste organizzazioni un segnale chiaro: i soldi sono finiti per chi fa parlare i dittatori.

1 comment:

Anonymous said...

Che ci vuoi fare..andrebbero chiuso..ma nessuno ha il coraggio di farlo. Peccato Bush potrebbe anche farlo...non deve farsi rieleggere e in Europa lo odiano lo stesso..
Ciao Jim
Pinocchio