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Tuesday, October 25, 2005

Al fianco dello sceriffo Cofferati

Sergio Cofferati. Lo sceriffoCaro direttore, s'è fatta attendere, ma alla fine una mezza parola di Prodi per Cofferati è arrivata. Lasciando alla destra la bandiera dell'ordine pubblico e della sicurezza, si smarrisce anche la cultura di governo. Apriamo gli occhi: non è rinviabile la resa dei conti con una sinistra estrema che è alternativa ai riformisti almeno quanto la destra. Irriducibilmente anti-sistema, per i suoi fini (oggi la presunta giustizia sociale, domani chissà) non si fa scrupolo dei mezzi, teorizzando e praticando la violenza e l'intimidazione. Vedrà che l'iniezione del nuovo soggetto liberale socialista laico radicale si mostrerà utile nel «necessario e salutare» scontro tra sinistra liberale e neocomunista. La minoranza a Bologna non approfitti della situazione. Dimostri che una sinistra di governo capace di non subire ricatti e non cedere alle convenienze sul valore bipartisan della legalità trova un'opposizione responsabile. Sceriffo non è una parolaccia. Spesso è la figura nobile del selvaggio west, l'ultimo (e l'unico) baluardo della legge e paladino degli indifesi.

Praticamente perfetto l'editoriale di Polito domani su il Riformista.
«... un baratro si è ormai aperto tra l'antagonismo nostalgicamente marxista e il riformismo di governo, e che tentare di nasconderlo sotto un tappeto è una grave colpa politica, oltre che un errore. Meglio, molto meglio, fare come Cofferati, e non fuggire, non fingere, non edulcorare. Riformisti e antagonisti hanno ormai non solo due obiettivi diversi ma due culture diverse. E l'immagine plastica di questa incomunicabilità è stata la campagna per le primarie, quando insieme ai candidati al governo del paese si è lasciato circolare anche un signore incappucciato col passamontagna.
...
Impegno per la sicurezza e lotta all'illegalità sono anche profondamente giuste, e profondamente iscritte nel dna di ogni lotta di emancipazione che la sinistra storica abbia mai combattuto. Legalità ha voluto dire diritti contro la sopraffazione, diritti contro i privilegi dei pochi, diritti su cui costruire la giustizia sociale. Se gli uomini non sono prima di tutto uguali davanti alla legge, non possono neanche diventare un po' più uguali nel reddito. E nelle nostre città chi soffre dell'illegalità e della sopraffazione non sono i ricchi, che vivono nei quartieri giusti e sanno proteggersi da sé, ma la gente normale... Ordine e legalità sono cose buone e giuste, e sono di sinistra se vengono perseguite nel rispetto dell'uguaglianza degli individui.
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Stia in campana Prodi, gliel'abbiamo già detto...»

2 comments:

Anonymous said...

Io credo fermamente che l'argomento "legalità" non sia di esclusivo appannaggio della destra. La legalità è una, ne di destra ne di sinistra. La differenza sta in come la si applica. Ora, se come sindaco Cofferati ha il sacrosanto dovere di difendere i più deboli, deve fare i conti *anche* con quella fetta di deboli che saltano, per disperazione, quelle stesse regole poste a loro garanzia. Si vedano ad esempio gli sgomberi di case occupate abusivamente, e gia assegnate a delle famiglie secondo la graduatoria delle sfighe. Io non trovo nulla da obbiettare verso quello che sta facendo, il Coff sta facendo emergere un'anima di sinistra che da molto tempo mancava e di cui si sente il bisogno. Che continui così. Fare il paragone con un prossimo futuro governo a mio avviso è strumentale, voglio dire: cosa dovrei dire del rex lombardo formigoni VS Cè?

Anonymous said...

eh eh, cari bambini, il problema è un altro, voi non avete i coglioni per affrontare le sfide faccia a faccia, fisiche insomma, con la sinistra antagonista, se la mettete sul piano della repressione state freschi... vi apriranno ben bene il culetto, e magari a quel fascista di merda di cofferati gli piace anche

quindi state attenti a parlare di legalità, perché la guerra contro la borghesia e il privilegio non è finita, anzi, mo' viene il bello, mo' che la povera gente sta prendendo sempre più coscienza di sé, non in termini di classe, le classi non ci sono più, in termini di fame e stipendi che a fine mese non bastano... so davvero cazzi vostri, anche perché la borghesia è una minoranza di cerebrolesi che si caga sotto dei poveracci...

e i poveracci, come diceva il buon pierpaolo, so pure i poliziotti, e i soldati... quelli che vi servono per fare la repressione insomma, sporchi fascisti, e non è detto che stiano dalla vostra parte, nel momento dello scontro decisivo (semmai ci sarà... come io spero!!!)