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Thursday, September 15, 2005

Quelli dello Sdi ci sono o ci fanno?/2

Formalmente una difesa con le palle. Ed è cosa insolita veder fare la voce grossa da parte del presidente dello Sdi Enrico Boselli. Evidentemente, al cospetto di una cimice politica come Oliviero Diliberto, è riuscito a rispondere a tono nel dibattito che si è acceso alla Festa dell'Unità su un eventuale ingresso dei Radicali nell'Unione: «Preferirei Mastella a Pannella - ha esordito Diliberto - perché i radicali, tra le altre cose, in politica estera stanno con Bush e questo pone dei problemi sul tema dei diritti civili». «Sei andato a Cuba - ha replicato subito Boselli - a dare solidarietà a un regime che condannava a morte i dissidenti. Conta fino a dieci prima di parlare di diritti civili con me».

Questo il passaggio preferito dalle agenzie. Ma a ben sentire la difesa dei radicali da parte del "compagno" Boselli è stata poco più che formale, mentre nella sostanza ha ammesso che sì, i radicali hanno commesso «errori» nel passato , ma ora si sono «corretti». Non è chiaro se si riferisca alle politiche liberiste o alla presunta opzione per Berlusconi, giudicate voi:
«Il punto che riguarda le posizioni sulla politica economica è un punto su cui noi abbiamo cominciato una discussione anche con gli amici radicali, perché non tutto quello che riguarda questa parte ci convince. Faremo il 23-24-25 una importante riunione assieme a Fiuggi... io penso che anche su questo versante i Radicali Italiani esprimeranno posizioni e opinioni che non contrasteranno con quelle dell'Unione di centrosinistra, e quindi io penso che l'insieme delle forze di centrosinistra avranno una piattaforma che può essere considerata anche parte... perché il tempo è passato anche per loro, e gli errori commessi in questi anni penso siano, anche questi errori, la ragione della scelta che hanno compiuto. Noi dobbiamo anche coglierla, perché non è un processo facile quello che ha compiuto Pannella con la Bonino: hanno avuto posizioni anche diverse... quando Marini ricordava il tentativo di fare l'accordo per le elezioni regionali (l'iniziativa dell'"ospitalità", n.d.r.), uno dei motivi per cui quell'accordo non fu possibile fu anche per la posizione ambigua del Partito Radicale, che disse sì, mi posso alleare col centrosinistra, ma.... Oggi questa posizione è cambiata, c'è stato un cambiamento, noi dobbiamo sottolinearlo, valorizzarlo, chiarirlo, ma può esserci anche in altri campi che preoccupano, legittimamente, Diliberto e altre forze della nostra coalizione».

3 comments:

Anonymous said...

La definizione di Diliberto come "cimice politica" è fantastica, dovresti metterci il copyright! Riguardo Boselli, l'ho già definito, suscitando problemi a qualche anonimo purista, ma lo ribadisco: e' solo un funghetto concimato dai diesse. Ma diamogli per una volta il merito di aver replicato in modo impeccabile allo stalinista, suo compagno di coalizione, che preferisce i democristiani triplogiochisti ai radicali.

Lo PseudoSauro said...

Tritanegri e', oltre che fastidioso per chi sia dotato di un briciolo di raziocinio, del tutto falso. Nell'amministrazione Bush ci sono piu' "negri" di quanti ce ne furono in tutte le amministrazioni precedenti. Chi dice cose come queste e' un BUGIARDO. Se questi sia consapevole o meno di mentire, e' cosa che riguarda la sua propria coscienza, ma rimane il fatto che e' una FALSITA'. In USA sono i Democratici i difensori del previlegio ed i Repubblicani gl'innovatori, almeno attualmente. Chi vorrebbe farci credere l'opposto fa uso di una propaganda di stampo marxista-leninista che svilisce la VERITA' storica per fini politici. Non importa se queste tesi siano la maggioranza nel mondo dell'informazione, piu' o meno consapevolmente ideologicamente marxistizzato, cio' non di meno sono FALSE e destituite di ogni fondamento. Vergogna!

Anonymous said...

"Non è chiaro se si riferisca alle politiche liberiste o alla presunta opzione per Berlusconi"

Secondo me è sin troppo chiaro che si riferiva, come dire, ad entrambe ma sopratttutto alla prima.
Lo si evince chiaramente dal contesto, ossia dalla funzione "correttiva" che l'intervento del "compagno boselli" aveva rispetto a quello, immediatamente precedente, di franco marini. Marini aveva appena detto: chissefrega se Pannella è liberista, tanto conta il 2-3% e non sarà certo lui a contaminare in quel senso il corpaccione dell'Unione, che notoriamente ha tutt'altro DNA: semmai sarà un utile provocatore, che non guasta.
Boselli invece si è affrettato a correggere, spiegando che lo SDI sta mettendo a punto una fusione con i radicali che implica che Pannella non si riservi di tenersi le "mani libere" sulla politica economica, ma che converga definitivamente su quella prodiana.
Avrà detto cazzate, ma allora sarà il caso di farlo presente, nel momento e nel luogo opportuno.