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Monday, September 26, 2005

I cittadini hanno diritti, non lo Stato

Dalla sovranità alla libertà e ai diritti come principi cardine dell'ordine internazionale. Questo ulteriore passo nella direzione di quel diritto/dovere di ingerenza democratica teorizzato dai radicali di Marco Pannella fin dai primi anni '80, viene oggi da Richard N. Haass, presidente del Council on Foreign Relations, tradotto dal Corriere della Sera:
«... Perderà la sovranità un governo che non abbia la capacità o la volontà di provvedere ai bisogni essenziali dei suoi cittadini. Questo è il risultato non solo di uno scrupolo morale, ma anche della dura consapevolezza che la negligenza, più o meno colpevole, può causare flussi destabilizzanti di profughi e portare al disfacimento di uno Stato, creando aperture ai terroristi... Tutto questo implica la nozione che la sovranità è condizionata, o contrattuale, e non assoluta. Se uno Stato appoggia il terrorismo, produce armi di distruzione di massa o compie genocidi, perde il diritto a godere dei normali vantaggi della sovranità ed è passibile di attacco, destituzione od occupazione... La sfida diplomatica sarà quella di ottenere un vasto consenso sui principi di condotta degli Stati e su una procedura per decidere che cosa fare quando questi principi vengano violati».
I cittadini hanno diritti, non lo Stato. Gli Stati Uniti, a destra come a sinistra della loro politica, sono più avanti dell'Europa nell'elaborazione teorica dei nuovi principi dell'ordine internazionale.

3 comments:

Anonymous said...

Concordo Jim. Ayn Rand lo aveva già detto benissimo anni e anni fa:

http://pinocchio.blogspirit.com/archive/2005/02/18/
sulla_legittimita_dell_intervento_usa_in_iraq.html

Un saluto
Pinocchio

JimMomo said...

Ti chiedo una cortesia. non potresti tradurre il passo?
:-))

Anonymous said...

Ciao Jim,

ho visto la tua risposta solo ora..
Sì te lo posso fare stasera o domani..se non sono in ritardo..

ciao
Pinocchio