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Friday, July 01, 2005

No comment. L'esecutivo rivendichi i suoi poteri

Il quartier generale della CiaInvece di attaccare la magistratura e la sinistra sulla sicurezza nazionale, rivendicando i suoi legittimi poteri, il governo se la fa sotto e batte in ritirata

Stava per diventare una di quelle vicende che mi fa sentire sicuro di vivere in Italia nonostante l'11 settembre. E invece si è trasformata in un'altra farsa, come quella del caso Calipari. Dobbiamo sempre ricordarci che dall'ottobre del 2001, in ogni video, Bin Laden ha dichiarato guerra anche al nostro paese.

E' ovvio che i nostri servizi segreti e vertici politici sapessero dell'operazione che la Cia stava conducendo a Milano per acchiappare l'imam Omar. Perché ora negarlo, come fanno Giovanardi e Berlusconi? Agli occhi degli ipocriti qualsiasi risposta sarebbe deprecabile: se il governo sapeva, allora è complice di rapimento; se non sapeva, allora è incapace di difendere la sovranità nazionale. Che puzza di Sigonella!

Invece, Berlusconi dovrebbe rivendicare con orgoglio l'unica politica decente del suo governo: l'essersi saputo schierare dalla parte degli Stati Uniti nella guerra al terrorismo. Neanche questo. Alle verginelle che ora si scandalizzano, dovrebbe ricordare che proprio a questo tipo di operazioni si faceva riferimento quando all'indomani dell'11 settembre tutti invocarono e benedirono una maggiore cooperazione delle intelligence americane ed europee contro il terrorismo. Non era quello che chiedevate? E' questa, da qui passa, la vera difesa del territorio e della sovranità nazionale.

Invece di rivendicare i suoi legittimi poteri di esecutivo, e di passare al contrattacco e denunciare all'opinione pubblica la magistratura e la sinistra che non tengono in alcun conto le necessità della sicurezza nazionale, il governo se la fa sotto e batte in ritirata. La magistratura, ormai fuori controllo ed extracostituzionale, compia il suo "dovere", ma il governo non si sottragga dalle sue responsabilità e rivendichi pienamente i suoi poteri. E non ce la prendiamo con gli americani se la loro risoposta sarà un "No comment" e se ci riterranno ancora una volta inaffidabili. Sono incidenti come questo e quello di Calipari che mandano in fumo anni di fatiche per costruirsi una credibilità internazionale.

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