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Monday, February 21, 2005

In breve. Dall'agenda europea di George W.

1) Iraq: ringraziare i "volenterosi", spingere per un ruolo maggiore della Nato, e per il coinvolgimento di Francia e Germania. Ma senza forzare, ci sono altri dossier meno compromessi sui quali ottenere il consenso europeo.
2) Iran: gli europei devono accettare il ricorso sia al Consiglio di Sicurezza, sia a sanzioni economiche, sia, come ultima opzione, all'uso della forza.
Bush sosterrà esplicitamente e sinceramente gli sforzi diplomatici di Gran Bretagna, Francia e Germania, a patto però che gli europei accettino i vari step che seguiranno come conseguenza del fallimento dei loro tentativi di far abbandonare a Teheran i propri programmi nucleari. Denuncia al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, applicazione di sanzioni economiche, senza escludere, in ultima ipotesi, l'uso della forza per impedire al regime degli ayatollah di dotarsi dell'atomica.

Al contrario di come si ostina a titolare qualche quotidiano italiano, la notizia è che per il caso Iran l'azione militare non è la prima opzione, anche se, ha avvertito Bush, «un presidente non dovrebbe mai dire mai». A un canale televisivo belga, Vrt, Bush ha risposto chiaramente che «prima di tutto, tutti voi non volete un presidente che dice "mai", ma l'azione militare non è certamente, non è mai la prima scelta di un presidente. La diplomazia è sempre la prima scelta di un presidente, o almeno è la mia e abbiamo un obiettivo comune: che l'Iran non abbia armi nucleari. Penso che se continueremo a parlare con una solo voce e non ci lasceremo dividere mantenendo la pressione, raggiungeremo l'obiettivo».
3) La revoca dell'embargo di armi alla Cina: si rischia una grave crisi nei rapporti transatlantici. Farlo presente energicamente, sondare per compromesso.
Helle Dale, della Heritage Foundation, fa notare che su questo tema l'Europa si prepara ad agire in modo unilaterale. Tutto sommato Stati Uniti ed Europa sono ancora alleati militari nella Nato. La vendita di armi a una potenza potenzialmente ostile va discussa insieme. Non è un mistero che per la Francia l'embargo non corrisponde alla nuova realtà della partnership strategica euro-cinese in concorrenza all'influenza americana. Approfondimento
4) Nato: mantenere sua centralità nei rapporti transatlantici, ma riforma e rafforzamento.
5) Costituzione Ue: sostenere integrazione ed Europa forte "a una sola voce".
Un nodo difficile da sciogliere: Bush offre all'Europa una nuova alleanza. Ultimo treno per la storia
6) Special Relationship con GB: sottolineare ed enfatizzare.

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