Pagine

Monday, February 14, 2005

Ai radicali «conformi, perbene»

Della consueta conversazione domenicale di Marco Pannella a Radio Radicale, vi segnalo questo passaggio. Pannella si rivolge «ai radicali conformi, ai radicali perbene», a quelli che assolutamente non vogliono essere "ospitati" da Berlusconi. Si chiedano come mai a Roma, dove la sinistra è potente, i radicali devono essere assenti. «In fondo - dice Pannella - hanno paura di quello di cui Berlusconi non ha avuto paura, di aprirci la porta». A Roma c'è il potere Vaticano, le migliaia di miliardi che vengono trasferite dalle tasche degli italiani per farne ricchezza della classe politica che domina il Vaticano.

Il famigerato Berlusconi «brutto, cattivo e ladro» è accusato dai rappresentanti dell'«umanità al di sopra di ogni sospetto». Le «verginelle da una parte, le meretrici e i lenoni dall'altra», ma è uno schema «pericoloso». Se sul piano nominalistico è Berlusconi a parlare di bene e male, questa secondo Pannella è però la realtà che «viene vissuta contro Berlusconi». Mentre è possibile, questo sì, allearsi con Prodi nonostante o proprio perché è l'ex dirigente democristiano dell'Iri mentre sparivano mille miliardi.

In fondo, dice Pannella, a Berlusconi «gli sputano tutti adosso, gli dicono le peggio cose, ma se io oso dire che Prodi è noto da quando da radicali, unici e soli già allora, lottavamo contro il rapporto tra i ministri democristiani, socialisti eccetera e la realtà della corruzione dilagante, è lesa maestà».

Ci sono evidentemente delle possibilità con Berlusconi, i vertici del centrosinistra sono stati di vista lunga e hanno cercato di annullarle con il loro diktat. D'altra parte, «i radicali possono dire a Berlusconi tante cose che loro non potranno mai dire perché per tante cose sono complici attuali e futuri del peggior Berlusconi, cioè di come hanno bisogno che sia Berlusconi, vale a dire peggio di come è per suo conto».
Chiaro... no?

No comments: