Pagine

Saturday, October 23, 2004

I termini della scelta del 2 novembre

Negli Stati Uniti ci si avvicina al voto per eleggere il presidente dei prossimi 4 anni e molti giornali pubblicano i loro endorsement, gli editoriali di sostegno ai candidati. William Kristol scrive sul Weekly Standard che il tema centrale della campagna, ciò che più divide Bush e Kerry, rimane l'11 settembre. La scelta è se tentare di tornare agli anni '90 (con Kerry) oppure affrontare le sfide del mondo post-11 settembre perché indietro non si può tornare (con Bush). La pace degli anni '90, avverte Kristol, era illusoria e ingannevole e l'11 settembre ha portato alla luce il fallimento di leadership di quel decennio.

Altra differenza cruciale tra i due candidati è la ferma convinzione, che Bush ha e Kerry no, che l'esportazione della democrazia debba essere una priorità della politica estera americana. Mentre per Kerry non è fondamentale rivoluzionare la cultura politica del Medio Oriente, quanto piuttosto recuperare le relazioni con gli alleati e la legittimità internazionale perduta, Bush ha deciso di agire con forza per quell'obiettivo.
Kristol replica poi ad un articolo di Thomas Friedman sul New York Times, nel quale difendeva Kerry dalle critiche subite per aver espresso l'intenzione di riportare l'America a prima dell'11 settembre, a quando il terrorismo era solo un «fastidio». Un'affermazione interpretata dai critici di Kerry come una sottovalutazione sia del terrorismo islamico - con il quale bisognerebbe dunque accettare di convivere - sia della svolta, anche interna, che l'11 settembre ha rappresentato. Altrettanto facilmente si potrebbe però argomentare che Kerry abbia voluto usare quella frase per esprimere la sua ferma intenzione di sconfiggere il terrorismo...
... questo post ha una seconda parte

No comments: