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Wednesday, April 07, 2004

Gli sciiti iracheni non sono tutti ostili, ma non ancora tutti convinti
Sondaggio Abc

Rappresenta una minoranza. Il leader radicale sciita Moqtada Al-Sadr è stato raggiunto parecchi mesi fa da un mandato d'arresto emesso da un giudice iracheno per l'omicidio di un altro religioso sciita. Nei giorni scorsi è stato bollato come "fuorilegge" dal responsabile civile americano in Iraq, Paul Bremer. La chiusura del giornale di Sadr Al Hawza e l'arresto del suo vice per l'uccisione del prestigioso ayatollah Al Khoei, hanno generato le violenze che in questi giorni sono divampate in numerose città irachene per la ribellione dei miliziani di Al-Sadr, il quale non gode di molto seguito tra i fedeli e non ha cariche religiose, ma si fa forte di un piccolo esercito personale. Il nuovo governo iracheno e la coalizione hanno deciso di fronteggiare subito le milizie estremiste di Al Sadr, prima del passaggio di poteri del 30 giugno e dell'inizio del processo elettorale. I due principali ayatollah iracheni Al Sistani ed Al Hakim, leader dei due maggiori partiti moderati sciiti, hanno invitato «alla calma e alla moderazione», definendo legittime le manifestazioni, ma non le violenze, e invitando a non compiere atti ostili nei confroni della coalizione. Leggi su RadioRadicale.it

L'analisi del Foglio, il gioco di Moqtada Al-Sadr secondo Amir Taheri.
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