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Friday, October 31, 2003

La disperata guerra clerico-fascista contro la democrazia in Iraq. Altro che partigiani!
E' «il principe degli editorialisti liberal del pacifista New York Times, cioè Thomas Friedman, a spiegare perfettamente che cosa stia succedendo in Iraq, anzi più che in Iraq, nei circoli intellettuali e giornalistici del mondo occidentale». Un clamoroso esempio di falsificazione e ignoranza. In Iraq «le stragi non sono di segno indipendentista o resistenziale, sono di matrice fascista. Gli arabi di bin Laden e i camerati di Saddam non sono partigiani, sono repubblichini se non khmer rossi, come scrive Thomas Friedman». «I terroristi non uccidono gli americani affinché gli iracheni possano autogovernarsi, uccidono gli americani perché vogliono tornare a torturare gli iracheni». «Eppure sembra che la colpa di queste stragi sia degli americani. I fascisti saddamiti massacrano i crocerossini che si prendono cura degli iracheni, eppure sui giornali passano per partigiani della libertà». «I terroristi sembrano aver capito molto meglio della sinistra mondiale quale sia la posta in gioco. I fascisti di Saddam sanno perfettamente che questa non è una guerra per il petrolio né imperialista né della lobby ebraica. Come ha scritto il liberal Friedman, "questa è la guerra più radicale e liberale e rivoluzionaria che gli Stati Uniti abbiano mai dichiarato: la guerra per installare la democrazia nel cuore del mondo arabo-musulmano"». Leggi tutto
Camillo

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