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Tuesday, July 29, 2003

Le motivazioni della sentenza Andreotti
«La Corte ritiene che un'autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi non si sia protratta oltre la primavera del 1980 manifestazioni di disponibilità personale del sen. Andreotti successive a tale periodo sono state semplicemente strumentali e fittizie, comunque non assistite dalla effettiva volontà di interagire con i mafiosi anche a tutela degli interessi della organizzazione criminale: anzi, in termini oggettivi è emerso un sempre più incisivo, impegno antimafia, condotto dall'imputato nella sede sua propria della attività politica».
Così spiega Il Foglio, "I due Andreotti".
Motivazioni incredibili, di una sentenza incredibile, di una giustizia incredibile, di un Paese incredibile. Le motivazioni, come una seconda sentenza, diversa dalla prima, tappano i buchi, stendono un velo pietoso (Em.Ma.).
"L'imputato è assolto". I primi commenti, toni minacciosi: "Sì, ma aspettiamo di leggere le motivazioni".
"L'imputato è colpevole". I primi commenti, toni concilianti dopo le dure reazioni della difesa: "Attenzione con i giudizi affrettati. Aspettiamo di leggere le motivazioni". Comunque vada, imputati, restate calmi!

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