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Saturday, July 12, 2003

In una piccola chiesetta antica di un minuscolo e suggestivo borgo medievale sperduto nella campagna poco a nord di Roma. Da lì ha preso il via il matrimonio tra Simo, una mia collega, e il suo fidanzato Raffaele - vi auguro tanta felicità - al tramonto, con un soffio di vento, un parroco confidenziale, un quartetto d'archi, spicchi di sole sui dipinti. Ma quando siamo giunti giulivi nel luogo convenuto per il banchetto siamo rimasti meravigliati. Un vialetto conduceva sotto una torre medievale ricoperta di rampicanti, un finestrone in cima faceva bella mostra di un'armatura da cavaliere. Pochi gradini da scendere per giungere a bordo della piscina dove erano pronte tavole imbandite. Ma il pendio continuava immerso nel bosco e le note di un motivo barocco ci invitavano a scendere ancora un paio di rampe, fino all'aprirsi intorno a noi di una stanza di verde dal prato morbido. Qui un antipasto pieno d'ogni squisitezza, da gustare al suono di un quartetto di sassofoni, con jazz anni '30 e '50. Aperitivi, affettati, formaggi d'ogni tipo accompagnati da marmellate e miele e panetti, poi cestelli interi di fritti. Ma robba preferiva i drink, braind la linea, io ho assaggiato scientificamente tutto, la mia dolce metà si conteneva a stento, cosa che non faceva mic, rapito dai formaggi. Poi robba si è aggiudicata il bouquet con un intervento in tackle scivolato sulle altre 5 o 6 sbigottite ragazze, vabbè ("Lo sapevo che non doveva venire", è stato l'sms di cicci). In quell'atmosfera incantata, la sposa era una bellissima dama del tardo medioevo, o '500 e giù di lì, dalle movenze lente ed eleganti. Si faceva buio. La cena a bordo piscina leggera e gustosa, con vini ottimi e gradevoli, io e robba bevevamo ogni qual volta il cameriere si avvicinava per mescere nei bicchieri mezzi vuoti. Conversazioni accese, come sempre, con mic pungolato da robba, mentre di storia e politica si è parlato anche con Massimo, un simpatico vigile urbano e 'scienziato politico' al nostro tavolo (era per il revisionismo storico, ma contrario agli ogm e alle multinazionali Usa - insomma una via di mezzo tra mic e braind). Un buffet di dolci e frutta, poi open bar e danze sfrenate a bordo piscina. Non sono mancati il nostro dir. amm. che si dimenava sulle note di "Briiiiigitte Bardò Bardò" (lui è della casa delle 'liberté', fa un po' come cazzo gli pare), tre poveracci in mutande ripescati subito dalla piscina per intervento provvidenziale della sicurezza; e né robba mi ha voluto far mancare una lezione supplementare sugli whisky, stavolta con un testimonial d'eccezione direttamente dall'Australia. Luna piena tra gli alberi durante qualche lento-bacio. Infine Remo, "Mamma Roma, addio". braind è una brava ballerina.
Grazie Simo, bella serata

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